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Domenica 2 ottobre 1988, giornata conclusiva delle Olimpiadi di Seul. Sale sul ring un ventenne, si chiama Giovanni Parisi. Convocato all'ultimo minuto, è lì a giocarsi la medaglia d'oro dei pesi piuma. Il mondo assiste al miliardesimo ko della storia del pugilato, ma anche agli occhi più attenti sfugge il pugno che dopo 1 minuto e 41 secondi manda al tappeto Daniel Dumitrescu. Il pugno non si vede, sembra un'illusione, neanche a riguardarlo al rallentatore si capisce da dove parte. Quel pugno parte da molto lontano. Giovanni Parisi nasce a Vibo Valentia nel 1967, a tre anni si trasferisce con la famiglia a Voghera. Un'infanzia faticosa, segnata dalla povertà e da un padre assente. La madre cresce i tre figli insegnando loro la dignità e la determinazione, due doti che serviranno molto a Giovanni. La sua strada sarà il pugilato, sudore, fatica, pugni presi e dati per arrivare al traguardo: il successo sportivo e la serenità di una famiglia, con la moglie Silvia e tre figli. Caparbio, forte, coraggioso Parisi credeva di essere invincibile, ma l'avversario che lo ha sconfitto è stato un incidente d'auto, nel marzo del 2009. "Il pugno invisibile" è la storia di Giovanni Parisi, del suo mondo e delle persone che lo hanno abitato. Interviste, descrizioni, piccole follie e istanti compongono una biografia che è il romanzo di uno dei più grandi campioni italiani degli ultimi anni.